Il provvedimento è attualmente all’esame del Senato e dovrà poi passare alla Camera. La legge va approvata entro l’8 ottobre, ma di mezzo ci sono le scadenze elettorali. Questa settimana si annuncia quindi decisiva: l’obiettivo è di trovare una mediazione e arrivare velocemente a un’approvazione a Palazzo Madama, dove il decreto è calendarizzato in Aula per martedì 13 settembre.
Non è chiaro se e quanto siano ancora distanti le posizioni fra i partiti. Il terreno su cui si sta tentando di costruire l’accordo è rappresentato dal distinguo fra i casi di condotta fraudolenta e quelli in cui invece si può escludere la responsabilità solidale in base alla buona fede dell’acquirente o del compratore. Il partito con la posizione più rigida è il Movimento 5 Stelle, che vorrebbe escludere sempre la responsabilità del compratore del credito d’imposta.
Come si evince, la questione riguarda il mercato della cessione dei credito d’imposta relativi al Superbonus 110%: non solo c’è l’esigenza di sbloccare un mercato sempre più ingessato, ma anche quella di tutelare correttamente le imprese che intervengono nelle operazioni di compravendita dei crediti (che possono essere ceduti fino a quattro volte).