Il Decreto 4 marzo 2025 stabilisce i criteri per il contributo alla finanza pubblica degli enti locali nel periodo 2025-2029, in linea con la nuova governance economica europea.
Ecco i punti salienti:
- Decreto e Contesto:
- Il Decreto, emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con il Ministero dell’Interno, attua le disposizioni della legge n. 207/2024.
- Esso definisce come gli enti locali contribuiranno alla finanza pubblica, influenzati dai nuovi vincoli europei.
- La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato il testo del decreto.
- Contabilizzazione:
- È stato aggiornato il Piano dei conti integrato con la specifica voce per il “Fondo obiettivi di finanza pubblica” (U.1.10.01.07.001).
- Un Decreto Ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha fornito le modalità dettagliate per la contabilizzazione di questo fondo.
- Impatti e Raccomandazioni:
- L’accantonamento previsto dal decreto ha un impatto significativo sugli equilibri di parte corrente dei bilanci degli enti locali.
- Si raccomanda agli enti di procedere tempestivamente alla registrazione del taglio, per monitorare la spesa corrente, anche se l’obbligo formale scatta 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
- Tempistiche:
- Il testo del decreto era disponibile già da gennaio 2025.
- Molti enti hanno provveduto a inserire le quote di contributo in spesa prima della pubblicazione in gazzetta ufficiale.
- Il 24 febbraio 2025 è stato pubblicato in G.U. Serie Generale n. 45 il DM di aggiornamento degli allegati al Dlgs. 118/2011.
Il decreto introduce nuove regole finanziarie per gli enti locali, che richiedono un’attenta gestione del bilancio e una pronta azione per la contabilizzazione degli accantonamenti.