La sentenza del Tar Calabria n. 229 del 2025 chiarisce i limiti della legittimazione dei consiglieri comunali a impugnare le delibere del consiglio.
I consiglieri comunali non possono impugnare le delibere consiliari per il semplice disaccordo con le decisioni prese, per evitare che il dibattito politico si trasformi in una serie di ricorsi giudiziari.
I consiglieri possono impugnare le delibere solo se queste ledono il loro diritto di esercitare la propria funzione (“ius ad officium”). Questo diritto riguarda la possibilità di partecipare attivamente al processo decisionale del consiglio.
- Casi specifici di lesione dello “ius ad officium”
- Errori nella convocazione del consiglio.
- Violazione dell’ordine del giorno.
- Mancato deposito della documentazione necessaria per deliberare.
- Qualsiasi ostacolo all’esercizio delle funzioni del consigliere.
- atti che incidono in via diretta sul diritto all’ufficio del consigliere ricorrente.