Le sentenze della Corte di Cassazione n. 4797 e 4984 del 2025 segnano un’importante evoluzione nella giurisprudenza riguardante i compensi per il lavoro straordinario nel settore pubblico. Ecco i punti salienti:
Riconoscimento del compenso anche in caso di irregolarità:
- La Cassazione ha stabilito che i dipendenti pubblici hanno diritto al compenso per il lavoro straordinario anche se le autorizzazioni sono state rilasciate in modo irregolare o di fatto, e anche in assenza di sistemi automatici di rilevazione delle presenze.
- Questo ribalta la precedente giurisprudenza, che richiedeva autorizzazioni formali e conformi alle normative.
Consenso del dirigente:
- Il consenso del dirigente è fondamentale, ma può essere espresso anche implicitamente o tramite la mancata opposizione dell’ente allo svolgimento delle prestazioni.
- La prova del consenso può essere fornita tramite testimonianze.
- L’assenza di strumenti di rilevazione automatica delle presenze non preclude il diritto al compenso.
- Il superamento del tetto di spesa del personale non può impedire l’erogazione del compenso.
Responsabilità dei dirigenti:
- Le irregolarità nelle autorizzazioni possono comportare responsabilità amministrativa per i dirigenti, che sono quindi incentivati a esercitare un controllo più rigoroso.
- I dirigenti devono assicurarsi che il lavoro straordinario sia indispensabile e rientri nei limiti di spesa.
- I dirigenti devono assicurarsi che i dipendenti usufruiscano delle ferie, per evitare la monetizzazione delle stesse.
Implicazioni:
- Le sentenze ampliano i presupposti per l’erogazione dei compensi per il lavoro straordinario.
- Si rafforza la tendenza alla “privatizzazione” del rapporto di lavoro pubblico, con una maggiore valorizzazione del ruolo dei dirigenti.
- Le amministrazioni pubbliche dovranno adeguare le proprie procedure di gestione del lavoro straordinario.
In sintesi, la Cassazione ha adottato un approccio più flessibile e orientato alla sostanza, riconoscendo il diritto dei dipendenti al compenso per il lavoro straordinario anche in presenza di irregolarità formali. Allo stesso tempo, si rafforza la responsabilità dei dirigenti nel controllo e nella gestione del lavoro straordinario.