Rispettando il valore soglia previsto dall’articolo 4 del D.M. del 17 marzo 2020, la percentuale incrementale prevista dal successivo articolo 5 può non tenere conto degli aumenti di spesa derivanti da sopravvenute disposizioni normative relative all’indennità di vacanza contrattuale, da corrispondere al personale dipendente?
A giudizio della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti la risposta a tale quesito non può che essere negativa. Secondo i giudici contabili, infatti, l’analisi del quadro normativo di riferimento porta ad escludere la configurabilità di una “intenzione” del “legislatore” tesa ad escludere l’indennità di vacanza contrattuale dagli aggregati di calcolo della spesa di personale rilevanti ai fini del rispetto dei limiti previsti dall’art. 33, comma 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. Decreto crescita).
Deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti