Il progetto Polis
“Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, nasce per facilitare l’accesso ai servizi digitali della PA. L’iniziativa prevede la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane, nonché la realizzazione di una rete di co-working.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 2 maggio una norma che autorizza il ministero dello Sviluppo economico a stipulare le convenzioni con le amministrazioni pubbliche, tappa fondamentale per l’implementazione del progetto.
Un investimento di 800 milioni in 5 anni destinato ai residenti nei piccoli comuni. Lo Stato cofinanzierà solo gli interventi strettamente necessari all’erogazione dei servizi di pubblica utilità e alla transizione energetica. Gli altri saranno a carico di Poste italiane.
Punti di accesso nei piccoli Comuni
“Polis” accelererà la transizione digitale del settore pubblico, attraverso la creazione di punti di accesso dislocati nei territori difficilmente raggiungibili. Saranno coinvolti 6.910 uffici postali in altrettanti comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, in tutte e 72 le aree interne del Paese. Gli uffici saranno dotati di una nuova infrastruttura tecnologica ed ogni sede avrà Atm, banda ultra-larga e accesso alla piattaforma multicanale.
Prevista anche l’apertura di aree di co-working nei capoluoghi di provincia e nei centri di medie dimensioni: in tutto 250 “Spazi per l’Italia” con postazioni di lavoro, sale riunioni, servizi condivisi ed aree dedicate agli eventi.