Fino al 5 giugno 2025, è attiva la consultazione online per la revisione del Bando Tipo n. 1/2023, che disciplina l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture superiori alle soglie europee, basandosi sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo.
L’aggiornamento si è reso necessario a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024), che ha modificato diverse disposizioni del Codice degli Appalti.
Il Correttivo e le novità normative
Il Correttivo ha introdotto cambiamenti significativi alle norme richiamate dal Bando Tipo n. 1, rendendo indispensabile una revisione dello schema di disciplinare. L’Anac ha aperto la consultazione per raccogliere pareri e osservazioni dagli stakeholder interessati, esclusivamente tramite un questionario online attivo dal 5 maggio 2025 e disponibile sulla pagina dedicata del sito istituzionale dell’Autorità. Oltre alle modifiche dettate dal Correttivo, la nuova versione del bando mira a risolvere problemi interpretativi e applicativi emersi durante la prima fase di applicazione del Codice e a chiarire le modalità attuative di nuovi istituti. Anche la domanda di partecipazione tipo è stata aggiornata e coordinata con il testo del bando per evitare sovrapposizioni.
La digitalizzazione e i suoi impatti
L’attività di revisione ha tenuto conto anche della piena efficacia, dal 1° gennaio 2024, della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici. Questo ha comportato l’emergere di nuove problematiche legate all’operatività delle diverse componenti del nuovo ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale. Il questionario di consultazione invita gli stakeholder a esprimersi su questioni cruciali, come i malfunzionamenti delle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) in relazione all’onere di rettifica del bando e l’accesso digitale agli atti della procedura tramite acquisizione diretta dei dati e delle informazioni inseriti nelle PAD.
Questioni aperte e punti di attenzione
Tra le altre tematiche su cui l’Anac chiede specifiche osservazioni rientrano:
- Il ribasso del costo della manodopera in relazione alla “più efficiente organizzazione aziendale” e la possibilità di interpretazione che includa le ridotte dimensioni dell’impresa. Inoltre, si chiede di chiarire che il ribasso percentuale offerto dall’operatore economico debba essere calcolato sull’importo a base di gara comprensivo dei costi della manodopera stimati dalla stazione appaltante.
- Le modifiche apportate in tema di requisiti di capacità economica e finanziaria, di capacità tecnica e professionale, di partecipazione e/o condizioni di esecuzione.
- Le modalità da seguire nel ricorso all’inversione procedimentale sulla verifica delle offerte e della documentazione relativa all’idoneità degli offerenti.
- I casi di malfunzionamento del fascicolo virtuale dell’operatore economico o delle piattaforme, banche dati o sistemi di interoperabilità ad esso connessi, e il trattamento dei dati tramite il fascicolo virtuale.
La consultazione rappresenta un’importante occasione per gli operatori del settore di contribuire attivamente alla definizione di un quadro normativo più chiaro ed efficiente per gli appalti pubblici.