Arriva il sigillo della Cassazione sulla querelle del bando promosso dal Comune di Catanzaro per ottenere a costo zero un nuovo piano strutturale della città.
Il Comune di Catanzaro aveva indetto un bando per la redazione del nuovo piano strutturale della città, prevedendo un compenso simbolico di un euro. L’architetto Sergio Dinale, vincitore del bando, era stato sanzionato dall’Ordine degli Architetti di Como per aver accettato l’incarico.
La Cassazione ha annullato la sanzione disciplinare, stabilendo che l’accettazione di un incarico pubblico con compenso simbolico non costituisce automaticamente una violazione deontologica. La Corte ha riconosciuto che un appalto pubblico può essere assegnato anche senza un compenso finanziario diretto, a condizione che il professionista ne tragga un’utilità economica indiretta, come il ritorno d’immagine.
La sentenza riapre il dibattito sui compensi professionali e sulla legittimità degli incarichi gratuiti. Il nuovo codice appalti (Dlgs 36/2023) ha introdotto un divieto di prestazioni d’opera intellettuale gratuite, salvo casi eccezionali e motivati, e garantisce l’applicazione del principio dell’equo compenso.