L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato un comunicato in cui evidenzia criticità significative riscontrate durante la sua attività di vigilanza in merito al rispetto degli obblighi di tracciabilità finanziaria negli appalti pubblici.
Le principali criticità emerse riguardano le fatture e bonifici privi dei CIG e del CUP, l’utilizzo di conti correnti non dedicati all’esecuzione del contratto per i pagamenti ai subcontraenti, il mancato inserimento delle clausole di tracciabilità nei subcontratti (previsto a pena di nullità) e l’omessa comunicazione degli estremi dei conti correnti dedicati alle stazioni appaltanti.
Nonostante i pagamenti diretti dalle stazioni appaltanti alle imprese risultino tracciati correttamente tramite il sistema Siope+, l’ANAC ha riscontrato carenze nella tracciabilità dei movimenti finanziari tra appaltatori, subappaltatori e subcontraenti.
Il comunicato ribadisce gli obblighi previsti dalla legge n. 136/2010 e dalle Linee guida dell’ANAC, che impongono che tutti i movimenti finanziari relativi agli appalti pubblici debbano essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, o con altri strumenti idonei a garantire la tracciabilità delle operazioni.