L’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta con un importante Comunicato del Presidente, approvato dal Consiglio il 30 aprile 2025, per dirimere alcune criticità interpretative relative all’applicazione del divieto di affidare il servizio di verifica della progettazione a soggetti che hanno precedentemente partecipato alla redazione del progetto stesso.
RACCOMANDAZIONI ANAC
L’Autorità, al fine di garantire la necessaria terzietà e imparzialità del verificatore, raccomanda vivamente alle stazioni appaltanti di inserire espressamente nei bandi di gara per l’affidamento del servizio di verifica della progettazione, tra i requisiti di partecipazione, il non aver svolto alcuna attività di progettazione per il medesimo progetto oggetto di verifica.
Nel suo comunicato, ANAC sottolinea come l’attuale formulazione normativa, che include la causa di esclusione per conflitto di interessi tra le cause non automatiche e quindi soggette a valutazione discrezionale da parte della stazione appaltante, renda particolarmente rilevanti le misure preventive che quest’ultima è chiamata ad adottare per evitare potenziali situazioni di conflitto d’interesse.
“Nel caso di eventuale partecipazione del concorrente (possibile verificatore) alle pregresse attività di progettazione – pur esigendo la norma una valutazione della stazione appaltante in ordine alla situazione concreta – il conflitto di interessi appare, in realtà, difficilmente risolvibile e superabile, stante la necessaria terzietà, che deve essere garantita dal soggetto verificatore, anche se è comunque richiesta”, precisa l’Autorità.
DIFFICOLTÀ RISCONTRATE
In sostanza, ANAC evidenzia la difficoltà intrinseca nel garantire l’obiettività del processo di verifica qualora il soggetto incaricato abbia avuto un ruolo nella fase di progettazione. La terzietà del verificatore è un elemento cruciale per assicurare la qualità e l’affidabilità del progetto esecutivo, prevenendo potenziali errori o omissioni che potrebbero sfuggire a chi ha contribuito alla sua elaborazione.
Infine, il Comunicato del Presidente di ANAC pone l’accento sulle conseguenze di eventuali false dichiarazioni rese dai concorrenti in sede di gara per l’affidamento del servizio di verifica della progettazione. Oltre all’immediata esclusione dalla procedura, il Responsabile Unico del Progetto (RUP) è tenuto a segnalare l’accaduto all’Autorità. Quest’ultima, qualora accerti il dolo o la colpa grave nella dichiarazione e tenuto conto della rilevanza dei fatti, potrà disporre l’iscrizione nel casellario informatico ai fini dell’esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto per un periodo massimo di due anni.
INDICAZIONI DALL’ANAC
Le indicazioni operative fornite da ANAC mirano a rafforzare i principi di trasparenza, imparzialità e correttezza nelle procedure di affidamento dei servizi di verifica della progettazione, contribuendo a una maggiore qualità ed efficacia della spesa pubblica. Le stazioni appaltanti sono ora chiamate ad adeguare i propri bandi di gara in linea con le raccomandazioni dell’Autorità.