È ufficialmente operativo il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate, un organismo strategico istituito presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione in ottemperanza a quanto previsto dal decreto Correttivo al Codice degli Appalti. La sua operatività è stata formalizzata con la delibera ANAC n. 176/2025.
Questo nuovo organismo si configura come un punto di riferimento cruciale per promuovere una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica. Il suo scopo primario è quello di favorire lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche nel settore, contribuendo in maniera significativa al rafforzamento della trasparenza, dell’efficienza e dell’innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici italiani.
Composizione e Funzioni del Tavolo
La delibera ANAC definisce con precisione la composizione e le funzioni di questo importante tavolo di lavoro. La presidenza è affidata al Presidente dell’ANAC, il quale avrà il compito di convocare e coordinare le riunioni, nonché di stabilirne l’ordine del giorno.
Alla composizione del Tavolo partecipano rappresentanti di diverse istituzioni chiave del panorama nazionale:
- Un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
- Un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze
- Due rappresentanti della Conferenza delle Regioni
- Un rappresentante dell’ANCI (Associazione nazionale Comuni italiani)
- Un rappresentante dell’UPI (Unione Province d’Italia)
I membri designati sono già stati convocati per la prima riunione, che si terrà a breve. La composizione del Tavolo prevede inoltre la possibilità di invitare, in base alle tematiche trattate, altri soggetti, inclusi rappresentanti dei soggetti aggregatori.
Tra le funzioni principali attribuite al Tavolo, spiccano:
- La promozione della collaborazione con soggetti istituzionali competenti in materia di acquisti pubblici, al fine di ottimizzare l’efficienza e la specializzazione nella committenza.
- La promozione di metodologie preventive del fenomeno corruttivo nel delicato settore degli appalti.
- La predisposizione di studi approfonditi, ricerche mirate, analisi dei dati, strumenti conoscitivi e sistemi informativi, anche attraverso l’attivazione di specifici gruppi di lavoro con la partecipazione di esperti esterni, per lo sviluppo delle migliori pratiche.
Focus sulle Migliori Pratiche e sul Monitoraggio
Le attività del Tavolo si concentreranno in particolare su diverse aree strategiche:
- Il monitoraggio dell’attività di committenza svolta dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza qualificate, basato sugli accordi e le convenzioni esistenti, e del processo di individuazione di tali soggetti da parte delle stazioni non qualificate (in linea con l’articolo 62, comma 10 del Codice). In questo ambito, il Tavolo si impegna a favorire strumenti conoscitivi e informativi utili.
- L’individuazione di attività e settori in cui si riscontra uno squilibrio tra la domanda e l’offerta di committenza.
- La promozione della specializzazione dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per specifiche sfere di attività e ambiti settoriali, includendo anche il ricorso al Partenariato Pubblico Privato (PPP) e alla finanza di progetto.
- L’individuazione delle centrali di committenza qualificate dotate di competenze ed esperienze specifiche in attività ad elevata complessità o specializzazione, con un’attenzione particolare all’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali.
- L’individuazione degli incentivi disponibili per la qualificazione e l’aggregazione.
- Il monitoraggio e il supporto ai processi di digitalizzazione nel settore degli appalti pubblici.
L’avvio di questo Tavolo rappresenta un passo significativo verso una gestione più strutturata, efficiente e trasparente degli appalti pubblici in Italia, in linea con gli obiettivi del nuovo Codice e con la crescente attenzione alla prevenzione della corruzione.